mercoledì 13 luglio 2016

Storia Zen: Il maestro e lo scorpione

 Un monaco era occupato a meditare sulla riva di un ruscello.



Ad un tratto però, la sua quiete venne interrotta da uno strano rumore.

Così aprì gli occhi, vide uno scorpione che era caduto nell'acqua e lottava disperatamente per stare a galla e sopravvivere.

Pieno di compassione, il monaco immerse la mano nell'acqua, afferrò lo scorpione e lo posò in salvo sulla riva.

Lo Scorpione, per ricompensa si rivoltò di scatto e lo punse provocandogli un forte dolore.

Il monaco tornò a meditare, ma quando riaprì gli occhi, vide che lo scorpione era di nuovo caduto in acqua e si dibatteva con tutte le sue forze.

 Per la seconda volta lo salvò e anche questa volta lo scorpione punse il suo salvatore fino a farlo urlare per il dolore.

La stessa cosa accadde una terza volta. E il monaco aveva le lacrime agli occhi per il tormento provocato dalle crudeli punture alla mano...


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