Ormai l'utilizzo dei "selfie" è un'abitudine comune... Eppure da un utilizzo "fondato" di questo, come per esempio l'immortalare un momento irripetibile, per molti l'utilizzo dei selfie è semplicemente manifestazione di insicurezze più profonde, dietro una maschera scintillante...
F. - «Il fenomeno del “selfie” è una versione moderna e digitale del mito di Narciso.»
M. - «Non è un caso che il bisogno di sentirsi protagonisti corrisponda a un’era in cui il potere d’attrazione della quantità rende chiunque un membro anonimo della massa. Anche riproporre la propria immagine con un ritmo così ossessivo mi sembra un disperato tentativo di preservare la propria identità dall’omologazione.»"La Verità dei Tempi" Francesco Boer
Lo studioso Crepet, che ha analizzato a fondo il fenomeno, avverte infatti: «Il discrimine sta anche nell’età: una sedicenne può cambiare spesso al giorno la foto del profilo , ma se qualcuno lo fa dopo i vent’anni ha un problema». Le immagini dicono molto di una personalità narcisistica. Se posti solo foto in stile top model, pure non essendo una top model,o un top model, qualcosa non va.
Una tendenza così forte che si parla di sindrome da selfie, definita tale dall’APA (associazione psichiatrica americana), che sostiene esserci, dietro a questa moda, un disturbo narcisistico.
L’utilizzo esagerato del selfie può essere diviso in tre livelli di disturbo...
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